Empatia e comunicazione nonviolenta: un laboratorio per imparare la pace
- giulioammannato
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Dopo il suo successo durante lo Psicologia Umbria Festival, arriva a Perugia un secondo incontro esperienziale per sciogliere i conflitti con l’Empatia
di Sara Calini Umbria 24 - 4 Novembre 2025

In un mondo attraversato da tensioni crescenti e linguaggi sempre più aggressivi, fermarsi a riflettere sul potere dell’empatia può sembrare un gesto controcorrente. Eppure, è proprio da qui che riparte Perugia: grazie alle dottoresse Giulia Balestro e Giulia Ferri, torna in città il laboratorio esperienziale dedicato all’empatia e alla comunicazione non violenta, un percorso pratico pensato per offrire strumenti concreti di pace – nelle relazioni di ogni giorno come nei conflitti che segnano la scena globale. «Abbiamo deciso di riproporre l’evento per il successo avuto, sarà dato molto spazio alla partecipazione attiva», racconta Balestro, che si dice orgogliosa, insieme alla collega, del successo del laboratorio.
Il successo dell’empatia Il numero di iscritti all’incontro lo scorso 9 ottobre aveva superato i posti disponibili, e per questo, martedì 4 novembre alle 19, tornerà per la sua seconda edizione il workshop dedicato all’empatia e alla comunicazione non violenta delle dottoresse Giulia Balestro e Giulia Ferri. Dopo il successo registrato durante lo Psicologia Umbria festival, torna con un nuovo appuntamento gratuito che nasce proprio dal desiderio di offrire, a chi non aveva trovato posto, un’occasione per partecipare.
Il laboratorio Il laboratorio, che si svolgerà nello studio di una delle due professioniste promotrici dell’iniziativa, ha un’impostazione strettamente interattiva: non si tratterà di una conferenza frontale, ma di un vero e proprio spazio di lavoro e riflessione su sé stessi, sulla relazione con l’altro e con il mondo. Durante il workshop i partecipanti saranno invitati a ricordare momenti in cui si sono sentiti davvero accolti da qualcuno, a riflettere sulle loro reazioni a situazioni quotidiane. Un’attività ispirata ai principi elaborati da Carl Rogers, padre della psicologia umanistica, e da Marshall Rosenberg, ideatore della comunicazione non violenta, che da Rogers fu a sua volta formato. Le due professioniste – una psicologa e un’educatrice – hanno unito due competenze diverse ma molto affini, radicate nello stesso approccio umanistico, e offrono un percorso che intreccia teoria e pratica.
Da Perugia al mondo Il filo conduttore rimane quello del festival Pacifica-mente, da cui è partita l’iniziativa: un invito a riflettere su come l’empatia e la comunicazione non violenta possano rappresentare strumenti concreti di pace, non solo nelle piccole relazioni quotidiane, ma anche nel più ampio contesto globale, che ad oggi è sempre più segnato da conflitti e scontri. La comunicazione non violenta infatti, è un processo mentale che nasce come strumento di gestione di conflitti interpersonali, ma che può diventare – anche attraverso questo tipo di iniziative educative – una vera e propria lente sul mondo, una postura che riporta ad un senso collettivo di umanità ed empatia. In un mondo attraversato da tensioni e guerre, riscoprirli significa anche tornare a coltivare la pace a partire dalle relazioni quotidiane.
Nuovi incontri In parallelo al workshop, Ferri sta avviando anche un corso base di comunicazione non violenta in collaborazione con l’associazione Coscienza Verde: quattro incontri infrasettimanali al Casale del Parco della Pescaia, dedicati proprio all’esplorazione dei principi fondamentali di questo metodo. «Mi ci sono avvicinata in un periodo di conflitto – spiega Ferri – e ho trovato in questo approccio uno strumento concreto, capace di restituire chiarezza e connessione. Da allora ho scelto di diffonderlo, perché credo che possa offrire a chiunque un modo per ritrovare sé stesso e gli altri: non è solo un lavoro su sé stessi ma un modo di leggere la realtà e di entrare in relazione con gli altri e con il mondo».




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